Pilota e Navigatore come unione tra due livelli
Chi pratica automobilismo nelle specialità Rally o Fuoristrada conosce bene il concetto di lavoro di squadra. La prima squadra in assoluto è proprio l’equipaggio stesso formato da Pilota e Navigatore: è qui che inizia il gioco delle parti per lo stesso goal.
Come in tutti gli aspetti della nostra vita anche nello sport le cose funzionano nello stesso modo.
Nell’abitacolo, e soprattutto nell’espletamento delle proprie singole funzioni, pilota e navigatore vanno ad unire il livello pratico con quello intuitivo facendo “Squadra”.
Fare squadra è dunque un’azione che ha come scopo ultimo quello di entrare in contatto con la parte superiore di se.
A volte accade che nonostante ciascuno di noi abbia dato il suo massimo le cose non vanno per il verso giusto, come mai? Un aspetto importante arriva dal riflesso tra la nostra vita quotidiana e quella sportiva: dove abbiamo problemi nella vita di tutti i giorni li avremo anche nella nostra tecnica di guida oppure nella lettura delle note.
Le prove della vita sono sempre legate a paura e alla confusione. In abitacolo è la stessa cosa: dove troverò difficoltà sarà il riflesso di un aspetto già presente nella mia quotidianità e sul quale però posso lavorare al fine di trascendere lo schema che mi impedisce di esprimermi.
Ma facciamo un esempio pratico: Prendiamo un navigatore che ha difficoltà nella lettura in un pezzo specifico di una prova speciale senza alcun motivo logico. Accade che in quello specifico punto accade qualcosa che lo fa arrivare tardi o troppo presto nella lettura della nota. Quell’esatto punto in cui avviene questo meccanismo, rivela anche lo schema sul quale deve andare a lavorare. In questo esatto punto, nel nostro cervello avviene uno sbilanciamento tra funzione dell’emisfero sinistro e destro.
Ma come fare a riconoscere il tema legato allo schema e come fare per lavorarci sopra?
Lo studio del nostro cervello, unitamente alle antiche tradizioni, ci ha aiutato ad elaborare delle valide tecniche per poter accompagnare la nostra crescita personale allo scopo di riportare in equilibrio tutti gli aspetti della nostra vita, inclusi i rapporti e le interazioni con noi stessi e con gli altri.
La squadra pilota-navigatore è proprio questo: interagire con equilibrio allo scopo di far evolvere la prestazione e per farlo è necessario andare a lavorare sulle parti sbilanciate.
Esistono dunque tecniche di coaching specifiche e dedicate al rally per poter portare un equipaggio ai suoi massimi termini.
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