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Immagine del redattoreMTLogos di Monica Tratter

#Motorsport come #Metafora della #Vita

Aggiornamento: 8 feb 2021

💫Spunto di riflessione:


"Parliamo di fuoristrada come metafora della vita, ricca di simboli e valori, per cui l’individuo vive una forma di socializzazione, conosce se stesso e le proprie capacità in una dimensione autentica in cui non ci possono essere equivoci di sorta, si rapporta con gli altri e con la natura in un tipo di contatto genuino, dove gli ostacoli ed il fango ripropongono la quotidianità, per cui solo colui che raggiunge autocontrollo ed autostima è certo di non lasciarsi sopraffare dall' ansia e capitolare dagli eventi."


Fonte: estratto da Tesi di Laurea di C. Zoppellaro


🆔 Propongo ancora una volta uno spunto di riflessione prendendo come esempio il mondo dell'automobilismo. In questo caso si parla di fuoristrada ma vale lo stesso per il Rally. Si parla fuoristrada come metafora della vita e di una dimensione autentica in cui riconoscerci. Si parla dunque di riconoscimento, ovvero di riconoscere se stessi ma allo stesso tempo anche gli altri, si parla di autenticità nei rapporti e contatti genuini. La riflessione che faccio ora è la seguente: il mondo del fuoristrada o del rally allo stato attuale, è davvero ciò di cui abbiamo bisogno? Rappresenta davvero un mondo in evoluzione nella sua complessità e completezza oppure l'evoluzione è solo tecnologica? E' possibile che, chiunque abbia una minima passione per queste discipline, in questo momento di fermo obbligato, abbia iniziato a riflettere sul significato e sul vero scopo finale del motorsport. La domanda che sorge spontanea è: ma quanto vogliamo far diventare essenza e quanto invece apparenza?


🆗Forse il mondo motoristico in questione, per poter attuare una trasformazione evolutiva del sistema dovrà davvero attingere alla parte più creativa di sé lanciandosi nel buio. Lanciarsi nel buio implica grande passione, coraggio, dignità per un fine più grande rispetto al mero flusso di denaro. Come fare? bella domanda. La risposta è nell'estratto proposto all'inizio del post: "conosce se stesso e le proprie capacità in una dimensione autentica in cui non ci possono essere equivoci di sorta, si rapporta con gli altri e con la natura in un tipo di contatto genuino, dove gli ostacoli ed il fango ripropongono la quotidianità".



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